Una volta che l’approccio con l’universo parallelo in cui ci addentreremo per mezzo di visori o altri apparecchi sarà un comportamento comune, dovremo considerare il Metaverso come una tecnologia destinata a svilupparsi nel tempo e su cui le imprese punteranno per vendere i propri prodotti e servizi.
Dal lato marketing, gli addetti ai lavori dovranno studiare la realtà virtuale al fine di comprendere come evolve l’interazione con gli utenti/potenziali clienti, come raccogliere le informazioni sulle abitudini e le preferenze di acquisto, e le nuove modalità di interazione con il pubblico di riferimento. Proviamo a vedere in che modo il metaverse marketing potrebbe essere funzionale all’ampliamento del business per i brand di diversi settori.
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Opportunità di branding del metaverse marketing
Ad oggi il modo per accedere alla realtà virtuale avviene tramite l’utilizzo di tecnologie AR (realtà aumentata) e visori VR. Una volta, però, che si è immersi in questo universo parallelo, cosa dovrebbero fare i privati per promuovere i loro brand?
Prendiamo il caso di Gucci. La nota casa di moda ha sfruttato la piattaforma Roblox per realizzare il Gucci Garden. Si tratta di una serie di stanze a tema nella quale i visitatori erano dei manichini nudi, privi di identità e genere, in cui erano liberi di indossare i capi che preferivano man mano che esploravano le diverse camere.
Questo esempio ci consente di trarre alcune importanti riflessioni:
- L’aspetto esperienziale in prima persona affascina i visitatori e aumenta la visibilità del brand
- È possibile trasmettere i valori dell’azienda coinvolgendo direttamente le persone
- L’accento è posto non tanto sull’invito ad acquistare i capi Gucci, ma facendo leva sul fattore emotivo
Lo sviluppo dello shopping online
Con il Metaverso verrebbe superata l’interfaccia tra utente e display come filtro di accesso al commercio online, e gli utenti potrebbero visitare ed “entrare” all’interno di vetrine virtuali in cui sarà possibile provare i prodotti e interagire con gli addetti alle vendite.
Anche i social network potrebbero svilupparsi ulteriormente: pensiamo a come gli influencer con milioni di follower potrebbero organizzare dirette per interagire con i propri fan.
Le aziende, poi, sfrutterebbero le potenzialità del Metaverso per organizzare campagne promozionali, nel rispetto di alcune fondamentali regole di marketing che sono trasversali e applicabile ad ogni tipo di contesto:
- Creare format pubblicitari in linea con le caratteristiche dell’ambiente, in modo da non risultare non contestualizzati
- Individuare il target di riferimento
- Ricorrere al supporto e alla consulenza di sviluppatori interni, per implementare la creazione di contenuti pubblicitari coerenti e inseriti nel contesto
Metaverso, NFT e proprietà virtuale
Dal momento che il tempo trascorso da utenti e acquirenti all’interno delle realtà virtuali è in costante crescita, i diritti di proprietà sui contenuti virtuali continuano ad acquisire rilevanza.
Ricoprono un ruolo chiave gli NFT, abbreviazione di non fungible token, che consentono a utenti, imprese, artisti e creatori di contenuti di essere proprietari delle risorse virtuali, di gestirle e scambiarle con altre identità digitali. Multinazionali come Coca-Cola, Nike, Taco Bell e McDonald’s hanno già rilasciato edizioni limitate dei loro NFT, ottenendo notevoli guadagni.
Dal lato marketing, l’utilizzo degli NFT può portare valore al brand nei seguenti modi:
- Attraverso la creazione di esperienze uniche, come nel caso di Gucci
- Generare interesse nei confronti del brand
- Fidelizzare il brand
Queste in sintesi le opportunità di marketing che potrebbero trovare applicazione nel Metaverso. Resta da capire se i brand e le aziende si faranno trovare pronte per accogliere i milioni di visitatori che entro pochi anni vivranno l’esperienza del multiverso.